Riso del Delta del Po IGP






Il Riso del Delta del Po IGP si contraddistingue da altre produzioni per essere particolarmente grande, cristallino, compatto e con un elevato tenore proteico.

Il riso venne introdotto nella pianura padana nei primi anni del 1400. La documentazione a riguardo di coltivazioni nel Polesine e in particolare nel territorio del Delta del Po è notevole già dopo soli 50 anni, poiché la coltura del riso era strettamente legata alla bonifica e rappresentava il primo stadio di valorizzazione agraria dei nuovi terreni.
Dopo il 1598, fine del periodo Estense, in provincia di Ferrara, la coltivazione del riso si diffuse su terreni bassi e paludosi, dove si procedeva con un tipo di bonifica per colmata, e non per prosciugamento.
La storia del Riso del Delta del Po continua poi nel 1700, quando alcuni patrizi veneziani, proprietari di immense tenute, iniziarono con metodi sistematici agrari la coltura del riso nei territori appena bonificati in provincia di Rovigo, ma sarà solo nell’800, con i nuovi proprietari borghesi, che la coltura si allargherà su vasta scala.

Oggi il Riso del Delta del Po IGP viene prodotto nelle varietà Carnaroli, Volano, Baldo e Arborio, tutte appartenenti al frutto del riso di tipo “Japonica”, del gruppo superfino, sia nella versione bianco che integrale.

La zona è particolarmente adatta per la coltivazione del riso e alcuni fattori sono determinanti per la produzione qualitativamente molto elevata della IGP.
Il primo fattore è determinato dal tipo di suolo, caratterizzato da una lenta capacità drenante e dotato di elevata fertilità minerale che favorisce nel riso una maggiore resistenza alla cottura ed un elevato tenore proteico del chicco. Inoltre, avendo una salinità elevata, conferisce al riso un aroma ed una sapidità particolare.
In secondo luogo il terreno deltizio dell’area di produzione, risulta particolarmente sano dal punto di vista malerbologico e permette una presenza molto bassa e facilmente contenibile di riso crodo.
Infine la costante ventilazione delle risaie da parte di venti e brezze, grazie alla vicinanza del mare, e la conseguente minore umidità relativa, consente di mantenere la pianta più asciutta e di conseguenza più sana, quindi più resistente alle malattie, riducendo l’utilizzo di prodotti chimici.

La risaia non può insistere sullo stesso terreno per più di otto anni, dopo di chè dovrà entrare in rotazione per almeno due anni prima che vi sia riseminato riso.

L’area compresa nella IGP del Riso del Delta del Po si estende sul cono orientale estremo della pianura padana fra la regione Veneto e l’Emilia Romagna.
In particolare il Riso del delta del Po IGP può essere coltivato nel Veneto, in provincia di Rovigo nei comuni di Ariano nel Polesine, Porto Viro, Taglio di Po, Porto Tolle, Corbola, Papozze, Rosolina e Loreo, e in Emilia Romagna, in provincia di Ferrara, nei comuni di Comacchio, Goro. Codigoro, Lagosanto, Massa Fiscaglia, Migliaro, Migliarino, Ostellato, Mesola, Jolanda di Savoia e Berra.

 

Prodotto: Cereale
Regione: Veneto – Emilia Romagna
Tutela: IGP
Consorzio: http://www.risodeltapoigp.it






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