Limone di Siracusa IGP






I limoni in Sicilia vengono coltivati da millenni e quelli della zona di Siracusa sono tra i più succosi e prelibati.

Si ritiene che i limoni vengano dalla Birmania e che passando per la Mesopotamia, l’Iran e la Palestina, giunsero infine in Sicilia, dove trovarono delle condizioni molto favorevoli per la loro coltivazione.
Quando oltre mille anni fa arrivarono gli Arabi e poi i Normanni, a Siracusa il limone veniva coltivato già da tempo. Ma furono i gesuiti, intorno al 1600, ad accorgersi di quanto fosse rigogliosa la crescita di questo frutto sull’isola. Basandosi sui secoli di esperienza già accumulati dagli abitanti, avviarono un’agricoltura più intensiva che portò, verso la fine dell’Ottocento, ad una produzione sufficiente ampia per incominciare una vera e propria commercializzazione a livello internazionale.
Sin dall’epoca del boom, la coltivazione del limone ha attraversato periodi di sviluppo e declino, ma Siracusa ha sempre registrato un costante incremento degli ettari coltivati, tanto che il limone gioca ancora oggi un ruolo centrale nell’economia agricola del territorio.

La denominazione di Limone di Siracusa IGP è riservata alla cultivar Femminelloe ai suoi cloni, riferibili alla specie botanica Citrus limon Burm.

Il sistema di coltivazione deve essere quello tradizionalmente adottato nella zona. I sesti di impianto, le forme di allevamento ed i sistemi di potatura devono essere quelli atti a mantenere un perfetto equilibrio e sviluppo della pianta oltre ad una normale aerazione e soleggiamento della stessa. La densità di piantagione massima è di 400 piante per ettaro.

La zona di produzione è quella posta a circa 210 metri sul livello del mare, dove il sole è tiepido, l’aria umida e il suolo alluvionale, ricco di calcare di fiumi sotterranei.
La disponibilità di acqua unita all’umidità atmosferica hanno un ruolo decisivo nella determinazione della qualità dei frutti del Limone di Siracusa IGP. L’assenza di stress idrici e un’atmosfera mediamente umida consentono di ottenere frutti più succosi, di forma regolare, con buccia fine, che possono essere raccolti 12 mesi l’anno.

La raccolta dei frutti dalla pianta deve essere effettuata a mano. Il distacco dei frutti deve essere effettuato con l’ausilio di forbicine da raccolta per il taglio del peduncolo.

Il Limone di Siracusa IGP può essere di tre tipi diversi:

Primo fiore:
sono i frutti raccolti a partire dal 1 ottobre, con buccia di colore dal verde chiaro al giallo citrino, forma ellittica e pezzatura da media a grossa. La polpa è di colore verde chiaro o giallo citrino e il succo, non inferiore al 34%, è di colore giallo citrino.

Bianchetto o Maiolino (o limone primaverile):
sono i frutti raccolti a partire dal 15 aprile, con buccia di colore giallo chiaro, forma ellittica o ovoidale e pezzatura. La polpa è di colore giallo e il succo, non inferiore al 30%, è di colore giallo citrino.

Verdello (o limone d’estate):
sono i frutti raccolti a partire dal 1 luglio, con buccia verde chiaro, forma ellittica-sferoidale e pezzatura medio-grossa. La polpa è di colore giallo citrino e il succo, non inferiore al 25%, è di colore giallo citrino.

La zona geografica di coltivazione del Limone di Siracusa IGP comprende i comuni di Augusta, Melilli, Siracusa, Avola, Noto, Rosolini, Floridia, Solarino, Sortino e Priolo Gargallo, tutti della provincia di Siracusa.

 

Prodotto: agrume
Regione: Sicilia
Tutela: IGP
Consorzio:
https://www.limonedisiracusa.com






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