Ricetta Torta di zucca con crema alla vaniglia – chef Stefania Baldisarri – Osteria del Vicolo Nuovo – Imola
Share on Facebook!
Stefania Baldisarri
, chef del ristorante Osteria del Vicolo Nuovo di Imola (BO) ci propone la sua ricetta della Torta di zucca con crema alla vaniglia.
Categoria: Dessert
Chef:
Stefania Baldisarri
Ristorante: Osteria del Vicolo Nuovo
Via Codronchi, 6 – Angolo Via Calatafimi
40026 Imola (BO)
Tel. 0542 32552
http://www.vicolonuovo.it
ambra@vicolonuovo.it
Ingredienti per 1 torta di circa 20 cm. di diametro:
0,500 kg di zucca gialla già sbucciata
50 gr. di zucchero
50 gr. di amaretti sbriciolati
50 gr. mandorle pelate
15 gr. di burro
15 gr. di farina
15 gr. rhum
250 gr. di latte
Un pizzico di cannella in polvere
La buccia grattugiata di mezzo limone
2 uova
mezza bustina di lievito per dolci
Per la Crema inglese:
1/2 lt. latte
3 uova
125 gr. di zucchero
1 bustina di vanillina.
Procedimento:
Mettete a cuocere la zucca nel latte. Frullate le mandorle con lo zucchero. Sciogliete il burro a bagnomaria.
Quando la zucca risulterà ben cotta passatela con il passaverdure in una ciotola. Unite, mescolando con una frusta le mandorle con lo zucchero, gli amaretti, la farina, il rhum, la cannella, la buccia del limone e le uova sbattute a parte. Per ultimo unite il lievito passato al setaccio, facendo attenzione che si sciolga bene.
Rovesciate il composto in una teglia imburrata e infarinata e cuocete in forno a 150 °C per 40 minuti circa.
Sfornate e servite a fette spolverizzata di zucchero a velo su un letto di Crema inglese.
Per la crema inglese:
Fate bollire il latte con la vanillina. Sbattete le uova con lo zucchero e quando il latte bolle unitelo mescolando bene con una frusta. Rimettete sul fuoco e sempre girando con una spatola di legno, fate addensare lentamente senza fare prendere il bollore.
Attenzione ai grumi.
Utilizzatela fredda.
Note dello chef:
La zucca: il Porcello dell’0rto
Curiosa definizione per indicare che di questo straordinario ortaggio non si getta nulla. Infatti oltre alla polpa si utilizzano i semi e le zucche più grandi, una volta svuotate, possono diventare resistenti contenitori di bevande per contadini e pescatori, galleggianti o divertenti maschere. A proporla è necessario vincere una iniziale avversione a cui sempre segue stupore e meraviglia. Stupore, per il gusto sorprendentemente piacevole e morbido ma non stucchevole, meraviglia per il caldo e brillante colore che conserva anche in cottura. Finito il tempo della raccolta è bene porle al sole per asciugarle perfettamente e ottenere una maggiore concentrazione. Si avrà così a disposizione per l’inverno, una materia prima perfetta per ottenere piatti assolutamente eccezionali quali tortelli, sformati, torte dolci, marmellate, raffinate vellutate, gnocchi, fritti e altro ancora. Al momento dell’acquisto è necessario sia integra e col tempo si impara a tamburellarle sulla buccia e a “sentirne” la qualità. Si mangiano da settembre a marzo circa, perché, evitando ammaccature, si possono conservare in luogo fresco, buio e asciutto tutto inverno seguendo così i tempi della maturazione e conservazione naturali.
Gustatevi questa torta con un sorso di Albana di Romagna Passito e sarà un trionfo di profumi e sapori di lunga persistenza.
Buon appetito!