A tutta birra dall’antipasto al dolce con le ricette gourmet di 3 chef creativi

A proposito della bevanda alcolica più diffusa al mondo, così scrivevo qualche anno fa in un mio libretto divertente e leggero, Gli uomini dalla A alla Z in 101 vocaboli:

“Birra
/bìr·ra/
s. f. [voce di origine germ. (cfr. ted. Bier, oland. bier, fr. bière, ingl. beer)].
Lo avete notato? Dalla specifica del vocabolario salta subito all’occhio che per la birra gli uomini si sono preoccupati di creare un lemma comprensibile ovunque. Mica che un tedesco, che non sa l’italiano, arrivi nel nostro paese e non riesca a ordinarne una, o viceversa un italiano in trasferta in Inghilterra che, entrando in un Pub, debba esprimersi solo a gesti, rischiando magari di non essere capito. Non scherziamo. Birra deve avere un suono internazionale, perfettamente riconoscibile in tutti e sette i continenti. Artide compreso.
Tra le pareti domestiche, invece, la birra è l’unico alimento che non può mai mancare nel frigorifero di un uomo, soprattutto se single. Forse perché, essendo prodotta con un cereale, il malto di orzo, con tutta probabilità la considera alla base della piramide alimentare, in quanto carboidrato sostitutivo di pane, riso e pasta.
Infine, oltre a essere un potente aggregatore sociale tra maschi, la birra è anche un sistema appianante, rapido e di sicura efficacia, nella remotissima probabilità di screzio, discussione o alterco tra uomini.
La frase magica se per sbaglio hanno litigato? «Dai, vieni che ti offro una birretta!»
Pace fatta. Non vanno avanti a farsi la guerra, tenendosi il muso per anni e dicendosi alle spalle le peggior cose. Loro.”

A parte gli scherzi, in cucina la birra è un ingrediente alla base di tantissime ricette gustose, più o meno semplici, ma comunque sempre di grande soddisfazione, come lo Spaghetto birra e scalogno, il Pollo alla birra, le Patate alla birra o lo Stinco alla birra, giusto per rimanere entro i confini dello Stivale, ma in realtà ogni nazione ha i suoi piatti tipici, al punto che potremmo addirittura affermare: “Paese che vai, pietanza con la birra che trovi”.
Certo, la maggior parte sono piatti della tradizione, anche se questo fermentato dal malto d’orzo, in versione “bionda”, “rossa” o “bruna” che sia, può rivelarsi un ingrediente interessante persino per un menu gourmet. A tal proposito esploriamo il pianeta birra insieme a tre chef creativi contributor di chefericette.com, con tre ricette gastronomiche, di cui una stellata.

Antipasto
Una rivisitazione particolare di un famoso piatto di street food giapponese.
Ramen di pollo e birra, dello chef Giacomo Lovato, ex ristorante Snowflake di Breuil-Cervinia Valtournenche (AO), attualmente executive del ristorante Borgia di Milano.

Secondo piatto
Una ricetta stellata che interpreta in chiave contemporanea una specialità tipica della cucina povera salentina.
Turcinieddhi glassati alla birra, critmi in tempura, marmellata di cipolla e arancia, infuso di luppolo, della chef Solaika Marrocco – Primo Restaurant * di Lecce.

Dessert
Un dolce originale e insolito, con l’accento delle note di cacao di una dark strong ale artigianale prodotta nel territorio romagnolo.
Mousse alla zucca e cioccolato fondente, birra “Severus di Noiz”, cardamomo, brutto ma buono, amarene e cedro, dello chef Daniele Succi – I-Fame restaurant di Rimini.


Valeria Laudi
Writer & Editor
Chef e Ricette